
Girano in rete, sotto forma di post che appaiono nelle bacheche social, numerosi guru residenti nei quattro cantoni dell’orbe terraqueo, preferibilmente in luoghi dove il fisco è più clemente del clima.
Espertissimi nei loro campi di divinazione, che riguardano sempre la sfera economica delle persone, i guru dispensano più o meno gli stessi insegnamenti, validi sempre e per tutti.
Cosa dicono i guru?
Dichiarano che i loro precetti valgono più di qualsiasi esperienza professionale e, soprattutto, di qualsiasi inutile laurea o master.
Scrivono in modo molto semplice, SEO friendly e forse indirizzato a chi da qualche tempo non si dedica alla lettura. Soggetto – verbo – complemento, senza inutili subordinate e con un vocabolario ridotto all’osso.
Godono di recensioni strepitose e non compaiono su Wikipedia.
Dispensano i loro preziosi insegnamenti soltanto ai prescelti che, a caro prezzo, entrano nei loro prestigiosi club, molto più interessanti degli Alumni dell’Ivy League.
Per mettere a frutto i loro consigli chiedono in cambio sostanziosi e continui contributi, sotto forma di licenze pagate a società controllate da altre società sempre basate in Paesi dove per i malcapitati clienti è molto difficile far valere le proprie ragioni.
Si ispirano a personaggi di luoghi lontani, da cui peraltro non vengono mai nominati, nemmeno tra gli amici dei social network.
Scrivono moltissimi libri, tutti pubblicati dalle loro case editrici. Perché, si sa, i poteri forti dell’editoria non vogliono che la verità sia rivelata urbi et orbi come invece fanno loro.
I guru sono sempre gli unici e soli, e parlano malissimo degli altri guru, a parte alcune collaborazioni ricorrenti.
Cosa rischia chi si rivolge a un “guru”?
I guru non sono consulenti: sono abili venditori di idee e concetti che non possono valere e funzionare per tutto e per tutti.
I guru vincolano i loro “clienti” (o seguaci?) a non applicare autonomamente i loro insegnamenti. Il loro obiettivo è obbligare ad acquistare corsi, libri, licenze, a carissimo prezzo e con esiti dubbi.
Intentano cause milionarie a chiunque metta in dubbio la loro sapienza e la loro magnanimità (e per questo non ne citiamo e non ne tagghiamo nessuno. Nelle loro piramidi societarie ci sono sempre aziende dedicate proprio a questo.
Cosa fanno i consulenti veri?
I consulenti veri si fanno pagare per risolvere i problemi dei clienti o aiutarli a fare qualcosa, come i commercialisti, gli avvocati, i medici. I guru si fanno pagare (tanto) per lavorare nel loro esclusivo interesse e spennare i clienti.
I consulenti veri hanno studiato tanto, hanno maturato esperienze significative e verificabili, continuano a formarsi con corsi di enti noti e riconosciuti. Non denigrano mai l’esperienza altrui, non vendono sogni, usano la terminologia adeguata.
I consulenti veri lavorano individualmente con il cliente e per il cliente, non vendono prodotti preconfezionati, che spesso sono disponibili per tutti e gratis. Il loro contributo è sempre di carattere professionale e parte da un’analisi accurata del singolo caso, che comprende la storia del cliente, il settore e il segmento in cui opera, il modello di business, la dimensione, le risorse, i clienti, le attività di marketing.
I consulenti veri sanno che non esiste una ricetta magica e che il successo è frutto di una strategia che coinvolge tutte le funzioni di un’azienda, piccola o grande che sia.
I consulenti veri si fanno pagare un compenso per quanto lavorano e stabiliscono sempre un obiettivo. Possono richiedere il pagamento di licenze per l’uso di metodi, modelli e tools, ma il loro operato non impedisce al cliente di fare business senza di loro.
Come ci si può liberare di un guru?
Bisogna raccogliere tutti i contratti stipulati con il guru di turno, tutta la corrispondenza, e capire quali sono le condizioni d’uso del materiale guresco e i tempi e le condizioni di uscita. Bisogna evitare di ispirarsi ai loro precetti, stare alla larga dai loro slogan (su cui hanno comunque il copyright!), consultare un avvocato per svincolarsi il prima possibile e rivolgersi a consulenti veri per costruire veri piani di sviluppo o di trasformazione dell’attività.
Rivolgersi a consulenti veri significa spendere meno e ricevere un contributo nel proprio interesse. Non andate dai guru: rivolgetevi a noi. Il primo incontro conoscitivo e una proposta mirata, che spiega cosa si propone e come intendiamo farlo, non si pagano mai.