Viviamo in un’epoca in cui tutto è a portata di click. La facilità di accedere a informazioni attraverso Google e altre tecnologie ha trasformato il nostro modo di apprendere e interagire con il sapere. Tuttavia, questa comodità porta con sé una trappola insidiosa: il “Google Effect,” un fenomeno che ci rende sempre più dipendenti da dispositivi e sempre meno dalle nostre capacità mnemoniche.
La Dott.ssa Qi Wang, su Psychology Today, sottolinea come il continuo affidarsi alla tecnologia possa intaccare le nostre facoltà cognitive superiori, come la creatività e il problem-solving. Non solo: ci priva della gioia di possedere un sapere che ci appartiene davvero.
Perché è importante coltivare la memoria?
La memoria non è solo una funzione pratica. È un ponte verso il passato, un mezzo per costruire connessioni profonde e un esercizio che stimola la nostra mente. Imparare a memoria una poesia, ricordare dettagli di un libro o un’idea per un progetto non sono meri esercizi di stile, ma veri e propri allenamenti per il cervello.
Come possiamo contrastare il Google Effect?
- Pratica attiva: Impara qualcosa di nuovo ogni giorno, che sia una parola, un concetto o persino una ricetta.
- Ritrova il valore dello studio mnemonico: Le poesie o le citazioni che ci tormentavano da studenti ora potrebbero rivelarsi preziose alleate.
- Scollega per connetterti: Dedicare del tempo offline per riflettere e memorizzare rafforza la concentrazione.
Noi di Skippers Project sappiamo quanto sia importante intrecciare il nuovo con il classico.
Nei nostri progetti uniamo strumenti innovativi e storie che non vogliamo dimenticare. E tu, quali strategie adotti per preservare la tua memoria? Parliamone: il primo incontro è sempre gratuito, e di certo non ci dimenticheremo di te!
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