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Leggende che attirano: il turismo delle storie inventate

Mentre l’Italia interna si svuota, alcuni borghi italiani, e non solo, sono rinati grazie a un potente alleato: le leggende locali. Storie di streghe, principati, fantasmi e misteri diventano leve strategiche per attrarre visitatori, generare curiosità, recuperare case vuote da secoli, e costruire un nuovo ecosistema turistico. Triora, Seborga, Craco, Celleno, sono luoghi che oggi hanno tutti la stessa storia da raccontare: quella di un turismo incantato.

Triora: il fascino oscuro del “Paese delle Streghe”

Nella Liguria di Ponente, aspra e poco popolata, Triora ha saputo fare un vero incantesimo: trasformare un passato sinistro in un brand turistico. Teatro di uno dei più cruenti processi per stregoneria del Cinquecento, oggi il borgo strega i visitatori con il Museo della Stregoneria, itinerari tra luoghi “maledetti” (per davvero, o soltanto per gioco), e oggetti artistici a tema. Triora attira famiglie con bimbi al seguito, appassionati di esoterismo, turisti balneari in gita di giornata. Le vecchie case malmesse, ristrutturate a dovere, sono diventate bed and breakfast, e i negozi un tempo abbandonati sono piccoli atelier di oggetti stregati.

Seborga: il micro-principato che incuriosisce il mondo

A pochi chilometri dalla costa ligure, Seborga si autoproclama “Principato” con tanto di moneta, passaporto e governo. Non indaghiamo sulla legittimità di questa operazione, né sulla nobiltà degli attuali sovrani: la storia di Seborga è geniale. Il borgo ha saputo costruire attorno a questa narrazione un’identità curiosa, attirando turisti, media e investitori. Il “Principato di Seborga” è un esempio su come una storia ben raccontata possa generare valore economico e culturale per un paese di meno di mille anime.

Craco: il borgo fantasma che incanta il mondo

In Basilicata, Craco è un esempio emblematico di come l’abbandono possa diventare attrazione. Dopo una frana nel 1963, il borgo fu evacuato. Oggi le sue rovine evocano misteri e leggende, alimentando un turismo emozionale e cinematografico. È stato scelto come set per film come La Passione di Cristo, e attira ogni anno migliaia di visitatori.

Celleno: il borgo sospeso nel tempo

Nel cuore della Tuscia, tra Viterbo e Orvieto, Celleno è un borgo fantasma che ha saputo valorizzare la sua storia travagliata. Colpito da epidemie, frane e abbandoni, oggi è una meta turistica affascinante, con il Castello Orsini, il ponte levatoio originale e un’atmosfera sospesa nel tempo. Le visite guidate e gli eventi culturali lo rendono una destinazione perfetta per chi cerca autenticità e mistero. Si narra che tra gli antichi vicoli si aggiri un fantasma, la cui presenza è stata verificata da un team internazionale di fantasmologi.

Accade in Scozia: Lochness, tutti pazzi per il mostro

Nel cuore delle Highlands scozzesi, Loch Ness è diventato celebre in tutto il mondo grazie alla leggenda del “mostro di Loch Ness”, affettuosamente chiamato Nessie. La prima segnalazione moderna risale al 1933, ma il mito affonda le radici in racconti antichi e incisioni. Oggi, i visitatori si recano a decine sulle sponde del lago, il Loch Ness Centre offre un’esperienza immersiva tra scienza, folklore e storia, e c’è chi giura di aver incontrato Nessie. Non sappiamo se il simpatico rettile sia mai stato trovato, ma il suo mito ha generato un’economia turistica vivace e duratura.

E in America… tutti a Salem, città delle streghe

Salem, nel Massachusetts, è la Triora americana: un paese sinonimo di stregoneria, dove nel Seicento si celebrarono processi che portarono all’esecuzione di 19 persone accusate di pratiche occulte. Oggi, Salem è una delle mete più amate dai bambini dell’East Coast, e uno dei luoghi più visitati negli Stati Uniti durante il periodo di Halloween, con oltre un milione di turisti. Musei, tour guidati, eventi teatrali e negozi tematici celebrano le streghe quella pagina oscura della storia. Salem dimostra come un trauma storico possa essere rielaborato in chiave culturale e turistica, generando consapevolezza e sviluppo.

Le leggende come leva di marketing

Tutti i luoghi custodiscono leggende più o meno paurose, più o meno veritiere. Usate per creare una narrazione, sono strumenti di marketing territoriale, leve di sviluppo sostenibile e ponti tra passato e futuro. In un mondo ricco di borghi e storie, il potenziale è immenso. Basta crederci. O inventarlo bene.

Noi Skippers, in fondo, siamo un po’ streghe. E non abbiamo paura dei mostri. Proprio per questo ci piace andare a caccia di vecchie storie, costruire racconti (in)credibili, e creare progetti turistici spaventosamente entusiasmanti.

Per saperne di più, ci puoi trovare a info@skippersproject.com.

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