Un articolo del Wall Street Journal riporta che la startup Preventive ha avviato un progetto ambizioso: creare esseri umani geneticamente modificati per prevenire malattie ereditarie e, forse, selezionare tratti come intelligenza, altezza o colore degli occhi. Ma questa sfida non è nuova. È l’eco di un desiderio antico, che risuona nei miti e nelle fiabe: plasmare la vita secondo la propria volontà.
Il Golem: protezione, potere e pericolo
Il Golem è una figura della mitologia ebraica, nata dalla Cabala e dal Talmud. Il termine deriva dall’ebraico gōlem, “materia grezza” o “embrione”. La leggenda più celebre è quella del rabbino Jehuda Löw di Praga, che nel XVI secolo avrebbe creato un gigante d’argilla per difendere la comunità ebraica dalle persecuzioni.
Il Golem è privo di parola e volontà, ma dotato di forza sovrumana. È animato da formule mistiche, combinazioni di lettere spesso scritte sulla fronte o inserite nella bocca. Quando il suo compito è finito, deve essere disattivato, altrimenti rischia di crescere fino a diventare incontrollabile. Il Golem è stato ripreso dalla letteratura romantica tedesca, dal cinema e persino dalla filosofia contemporanea come simbolo della creazione artificiale che sfugge al controllo umano.
Pan di Zucchero: la fiaba della perfezione che si scioglie
Meno nota ma altrettanto potente è la fiaba italiana di Pan di Zucchero, versione italiana della più nota fiaba di Pan di Zenzero. Una fanciulla, insoddisfatta degli uomini reali, decide di creare il fidanzato perfetto impastando zucchero e acqua, e mettendogli canditi al posto degli occhi. La creatura è bella, gentile, ideale. Ma alla prima pioggia, si scioglie.
Questa fiaba, diffusa oralmente in diverse regioni italiane, è una metafora della fragilità della perfezione artificiale. Il Pan di Zucchero rappresenta il sogno romantico di un amore su misura, ma anche il limite della creazione umana: limite della creazione umana: ciò che è troppo dolce, troppo perfetto, non resiste alla realtà.
Preventive: il Golem genetico
La sfida di Preventive si colloca esattamente in questo solco. Come il rabbino di Praga, gli scienziati cercano di modellare la vita per proteggerla. Come la fanciulla della fiaba, vogliono creare l’essere ideale. Ma il rischio è lo stesso: che la creatura si ribelli, o si sciolga.
La tecnologia di screening poligenico promette di prevedere tratti cognitivi e fisici, ma solleva interrogativi etici profondi. Dove finisce la cura e inizia la selezione? Chi decide cosa è “migliore”? E cosa accade se l’embrione perfetto si rivela imperfetto?
Il sogno eterno dell’uomo creatore
Il Golem, Pan di Zucchero e Preventive ci parlano dello stesso impulso: l’uomo che si fa Dio. Ma ci ricordano anche che la vita non è solo progetto, né zucchero: è mistero, è imprevisto, è imperfezione. E forse, è proprio questo che la rende umana, bella e interessante.
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